martedì 30 dicembre 2014

IL TEMPO CURA? NO

Dal 2007 mi occupo di studiare il fenomeno delle violenze di genere. Sono quasi 8 anni. In questi 8 anni mi sono accorta che esiste un prototipo di donna maltrattata, triste, abbattuta, incarognita, spaventata dai rapporti con gli uomini, quasi mai sorridente, sciatta, brutta dentro e fuori. Non è uno stereotipo. In quelle che ho conosciute, sono presenti almeno un paio di queste caratteristiche. Mi sono chiesta perché, invece, da ex maltrattata, sia invece sempre sorridente e serena nei rapporti interpersonali, compresi quelli con gli uomini. I miei amici (che sono pochi, almeno coloro che intendo come amici VERI), le mie conoscenze sanno che ho subito e, nonostante ciò, sorrido sempre e mi vedono libera: mi chiedono se il tempo guarisca le ferite. 

Cari amici, non è il tempo a guarire le ferite! E' il lavoro che si fa sul sé. 

A partire dal supporto psicologico di specialiste (fui seguita dalla psicologa del centro anti-violenza in modo personale per sei mesi, prima, poi fui inserita in un gruppo di auto-mutuo-aiuto di donne maltrattate moderato da due psicologhe dello stesso centro), passando attraverso la presa di coscienza indotta a forza della visione di ore ed ore di materiale televisivo, alla scrittura come terapia, al confronto costruttivo con altre GLOSS, allo studio di saggi sul femminismo, al corso Donne, Politica, Istituzioni seguito per 8 mesi presso l'Ateneo Bicocca di Milano, ai 3 mesi di terapia personale in un centro specializzato in recupero post trauma, alle interviste realizzate con Criminologi, Medici Legali, Procuratori della Repubblica, Avvocate di Genere, Psicologhe di Centri Anti-Violenza... 

Tutt'oggi, a distanza di tanti anni dall'evento traumatico, sento di essere ancora in cammino. E non è solo una metafora: la casa editrice Kimerik del mio CORPI RIBELLI – resilienza tra maltrattamenti e stalking, e i contatti che riesco a sviluppare coi Social, mi mandano in giro per l'Italia a fare testimonianza. Il 2014 è stato l'anno in cui è esplosa la mia attività pellegrina di testimonianza. Iniziata a maggio con un public speeching al Salone del Libro di Torino di fronte allo stand Kimerik, dove man mano che parlavo, si radunava un centinaio di persone, è proseguita a fine settembre in quel di Catania, al BUK, dove è giunta persino una coppia che aveva attraversato la Sicilia. Chi conosce i mezzi di trasporto pubblici e le strade di collegamento tra Agrigento e Catania, capisce che razza d viaggio hanno intrapreso pur di ascoltarmi. Il 25 ottobre presso la Cattedrale di Susa, durante la Veglia Missionaria, la mia prefatrice suor Margherita De Blasio ha voluto che portassi sul pulpito la mia testimonianza di riuscita di fronte ai credenti. Il Parroco della Cattedrale, Don Ettore De Faveri è direttore del periodico locale: ha desiderato entrare in contatto con me perché gli fornissi materiale da pubblicare. Ne è uscito un buon pezzo redatto dal giornalista Giorgio Brezzo su LA VALSUSA, di cui vedete la foto,
che ha creato curiosità e ha permesso di radunare parecchie persone interessate al tema durate la presentazione nella Libreria Panassi di Susa l'8 di novembre, di cui vedete il reportage. 

  

Sono da poche settimane tornata dall'ExpòLibri di Padova, dove mi è stato dedicato uno spazio apposito per il mio discorso. Qualche domenica fa sono stata intervistata al telefono da una criminologa, dottoressa Filomena Latronico, collaboratrice di una RadioWeb della Basilicata, RadioSenise Centrale. 
Filomena e il suo capo redattore, dottor Nicola Melfi, avevano creato un evento pubblico in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne e l'hanno trasmesso con la mia intervista in diretta. Ho sentito attraverso il telefono l'entusiasmo a suon di applausi da parte degli astanti. 

Sto per scendere a Bisceglie (BT), in Puglia, dove sarò ospitata da una comunità evangelica che mi sponsorizza pernottamento e viaggio: qui il 14 gennaio parlerò di fronte alla comunità e chiunque abbia voglia di partecipare! A marzo mi vuole in Lucania la stessa Radio Senise Centrale, che si occuperà di sponsorizzare la mia discesa. In primavera pare che tornerò a Catania, per altro discorso pubblico, questa volta organizzato da mecenati della città. Devo dire grazie a Facebook e all'incontro con la promotrice culturale dr.ssa IsabellaDi Liddo, se tutte queste opportunità sono state create affinché il messaggio di speranza raggiunga le donne ancora sotto maltrattamenti tra mura domestiche!

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