Dal
2007 mi occupo di studiare il fenomeno delle violenze di genere. Sono
quasi 8 anni. In questi 8 anni mi sono accorta che esiste un
prototipo di donna maltrattata, triste, abbattuta, incarognita,
spaventata dai rapporti con gli uomini, quasi mai sorridente,
sciatta, brutta dentro e fuori. Non è uno stereotipo. In quelle che
ho conosciute, sono presenti almeno un paio di queste
caratteristiche. Mi sono chiesta perché, invece, da ex maltrattata,
sia invece sempre sorridente e serena nei rapporti interpersonali,
compresi quelli con gli uomini. I miei amici (che sono pochi, almeno
coloro che intendo come amici VERI), le mie conoscenze sanno che ho
subito e, nonostante ciò, sorrido sempre e mi vedono libera: mi
chiedono se il tempo guarisca le ferite.
Cari amici, non è il tempo
a guarire le ferite! E' il lavoro che si fa sul sé.
A partire dal
supporto psicologico di specialiste (fui seguita dalla psicologa del
centro anti-violenza in modo personale per sei mesi, prima, poi fui
inserita in un gruppo di auto-mutuo-aiuto di donne maltrattate
moderato da due psicologhe dello stesso centro), passando attraverso
la presa di coscienza indotta a forza della visione di ore ed ore di
materiale televisivo, alla scrittura come terapia, al confronto
costruttivo con altre GLOSS, allo studio di saggi sul femminismo, al
corso Donne, Politica, Istituzioni seguito per 8 mesi presso l'Ateneo
Bicocca di Milano, ai 3 mesi di terapia personale in un centro
specializzato in recupero post trauma, alle interviste realizzate con
Criminologi, Medici Legali, Procuratori della Repubblica, Avvocate di
Genere, Psicologhe di Centri Anti-Violenza...
Tutt'oggi, a distanza
di tanti anni dall'evento traumatico, sento di essere ancora in
cammino. E non è solo una metafora: la casa editrice Kimerik del mio
CORPI RIBELLI – resilienza tra maltrattamenti e stalking, e i
contatti che riesco a sviluppare coi Social, mi mandano in giro per
l'Italia a fare testimonianza. Il 2014 è stato l'anno in cui è
esplosa la mia attività pellegrina di testimonianza. Iniziata a
maggio con un public speeching al Salone del Libro di Torino di
fronte allo stand Kimerik, dove man mano che parlavo, si radunava un
centinaio di persone, è proseguita a fine settembre in quel di
Catania, al BUK, dove è giunta persino una coppia che aveva
attraversato la Sicilia. Chi conosce i mezzi di trasporto pubblici e
le strade di collegamento tra Agrigento e Catania, capisce che razza
d viaggio hanno intrapreso pur di ascoltarmi. Il 25 ottobre presso la
Cattedrale di Susa, durante la Veglia Missionaria, la mia prefatrice
suor Margherita De Blasio ha voluto che portassi sul pulpito la mia
testimonianza di riuscita di fronte ai credenti. Il Parroco della
Cattedrale, Don Ettore De Faveri è direttore del periodico locale:
ha desiderato entrare in contatto con me perché gli fornissi
materiale da pubblicare. Ne è uscito un buon pezzo redatto dal
giornalista Giorgio Brezzo su LA VALSUSA, di cui vedete la foto,
che
ha creato curiosità e ha permesso di radunare parecchie persone
interessate al tema durate la presentazione nella Libreria Panassi di Susa l'8 di novembre,
di cui vedete il reportage.
Sono da poche settimane tornata
dall'ExpòLibri di Padova, dove mi è stato dedicato uno spazio
apposito per il mio discorso. Qualche domenica fa sono stata
intervistata al telefono da una criminologa, dottoressa Filomena
Latronico, collaboratrice di una RadioWeb della Basilicata, RadioSenise Centrale.
Filomena
e il suo capo redattore, dottor Nicola Melfi, avevano creato un
evento pubblico in occasione del 25 novembre, giornata mondiale
contro la violenza sulle donne e l'hanno trasmesso con la mia
intervista in diretta. Ho sentito attraverso il telefono l'entusiasmo
a suon di applausi da parte degli astanti.
Sto per scendere a
Bisceglie (BT), in Puglia, dove sarò ospitata da una comunità
evangelica che mi sponsorizza pernottamento e viaggio: qui il 14
gennaio parlerò di fronte alla comunità e chiunque abbia voglia di
partecipare! A marzo mi vuole in Lucania la stessa Radio Senise
Centrale, che si occuperà di sponsorizzare la mia discesa. In
primavera pare che tornerò a Catania, per altro discorso pubblico,
questa volta organizzato da mecenati della città. Devo dire grazie a
Facebook e all'incontro con la promotrice culturale dr.ssa IsabellaDi Liddo, se tutte queste opportunità sono state create affinché il
messaggio di speranza raggiunga le donne ancora sotto maltrattamenti
tra mura domestiche!