UN INCONTRO SPECIALE perché ho visto
un uomo occuparsi della sua donna, sebbene non fosse “sua”. Grazie
ad un Avvocato Anti-stalking, prefatore del mio saggio CORPI RIBELLI, ho
conosciuto dapprima un uomo e poi una donna, che sta subendo
maltrattamenti psicologici. Sono le violenze più dannose, perché
lasciano nell'anima cicatrici difficili da guarire. Ebbene, demmo appuntamento due anni fa fa, in Stazione Centrale a Milano. Lei
sposata ad un altro. Lui teso ad offrirle via di scampo perché
l'ama. E' importante conoscerli negli atteggiamenti, perché, pur aborrendo le
teorie lombrosiane, ritengo che si possa capirne la psicologia anche dagli abiti, dai comportamenti, dalla gestualità,
dall'aspetto fisico.
Lui: in agile abito completo senape, colore del
dinamismo, con camicia azzurra da serio professionista. Capelli
folli, occhiali indagatori, dolcezza nei modi e nel sorriso. Lei:
abitino elegante e grigio, ma castigatissimo, scarpa maschile che più
maschile non si può, calze coprenti. Unghie curate, ma capelli
sfibrati, pur essendo cortissimi. Occhi smeraldo lacrimosi, eppure ferma in sé.
Lui proteso sul tavolo verso di
lei. Lei arretrata sulla sedia. Lui parla del comportamento del marito nei confronti della figlioletta e della signora. Ne fa un ritratto
preciso: quello che in letteratura scientifica si
definisce narcisista perverso, ovvero un individuo che manipola
gli affetti. Dice che sono sposati da circa 15 anni, che lei ha
dovuto lasciare Roma, quindi affetti, famiglia, luoghi, amicizie, per
costruire la vita con lui a Milano. In una parola, è una donna
sradicata.
Lei aggiunge che il marito non ha mai manifestato slanci creativi e
costruttivi nel rapporto di coppia. Pur avendo generato una figlia,
definisce la loro come una coppia senza progettualità. Entra nei
dettagli. Dice che lui la costringe a dirgli ogni sua mossa, specie
dopo la nascita della figlia, a informarlo su tutti gli spostamenti,
in un crescendo sempre più ossessivo negli ultimi anni. E che lo
stesso trattamento è riservato alla bimba, cosa che la donna
definisce deleteria, perché la minore non ha spazi per crescere e
fare le proprie esperienze. Ma tra amici e parenti, questo marito è
considerato brillante e stimato, tipico del narcisista perverso.
La signora afferma di aver tentato tre anni or sono la strada della separazione,
ma di aver arretrato, perché il marito strinse ancor più la morsa.
Andati comunque da un legale per informarsi circa un'eventuale
separazione, assetata di sapere, scopre che
il marito è tutt'altro che ingenuo: aveva preventivamente assunto tutte le info del
caso. E' qui che lei capisce di essere in pericolo e
frena. Ora vuol prepararsi, studiare, confrontarsi con altri esperti,
altri avvocati, altri vissuti. Il lui presente prende la parola: Vedi, cara, un
uomo come il tuo può essere pericoloso.
Ha capito tutto. Nel mio saggio è
scritto a chiare lettere: VIA DALLE VIOLENZE DOMESTICHE PRIMA CHE SIA
TROPPO TARDI. Nel vendere loro un paio di copie, auguro mentalmente
che anche questa signora ce la faccia.