Più passano
gli anni nella mia missione, più mi accorgo di quanti pochi siano gli esempi contemporanei
di Donne Resilienti, da prendere a modello. Una di queste è Samantha
Cristoforetti, soprannominata a buon merito AstroSamantha. Alcuni dei miei selezionatissimi
amici di Facebook propongono talvolta le foto di donne avvilite, pestate, con
ecchimosi sul corpo, sottomesse al picchiatore, pensando di sensibilizzare
contro le violenze di genere.
Li
rimprovero, non perché voglia nascondere la testa sotto la sabbia, ma perché è
dimostrato che la lunga e reiterata esposizione ad immagini di questo tipo, in
qualche modo condizioni il cervello ad accettare la violenza, a subire
passivamene, senza lottare, ottenga cioè l’effetto opposto: anestesia.
Qui un documento UNICEF e qui un altro di SCIENZA E PSICOANALISI.
Controbattono chiedendomi cosa propongo.
Propongo di
attingere al passato a figure esemplari (Ipazia, matematica, astronoma e filosofa greca antica martirizzata da fanatici cristiani, o Madame Marie Curie, chimica e fisica polacca in seguito francese solo perché, in quanto donna, nel suo paese non aveva accesso al sapere), ma quando
arrivo al contemporaneo parlo di AstroSamantha. Mi approvano, capiscono la mia
posizione. Purtroppo da ieri leggo sui Social una polemica che mi lascia basita. La nota signora Lucarelli afferma di essere stufa della melensaggine che farebbe di questa
AstroSamantha una donna poco accattivante.
La signora Selvaggia,
forse per non smentire il suo nome proprio, l’apostrofa esordendo con: “Abbiamo capito che la Cristoforetti è tornata
a casa” come se fosse annoiata dalle celebrazioni mediatiche.
Vorrei anche sottolineare che, “la
Cristoforetti” non è sua sorella. Temo infatti che una supposta sorella della signora Selvaggia Lucarelli, per il solo fatto di essere sua sorella, non sarebbe mai “ingegnere, aviatrice e astronauta italiana, prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea” (Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Samantha_Cristoforetti)
come la dottoressa Cristoforetti è.
Perché “appiccicato addosso” un nomignolo simpaticissimo? Io, nella mia banale ignoranza, ne andrei
fiera.
“Come una cartomante barese”: offende le cartomanti! Le baresi! La
Dottoressa Cristoforetti stessa! Me, che sono una qualunque, che ama le cartomanti
per il loro vivace apporto alla
collettività in quanto fantasiste e Bari, splendida città!
“Ma davvero, basta. Non se ne può più”. Come? Per una volta che una
donna assurge ad altissimi livelli più e meglio di tanti colleghi maschi,
vogliamo ignorarla? Eleviamola ai massimi fasti, invece!
Ma la chiusura è la parte migliore e ve la riporto tutta nel suo
splendore: “C’è tanta gente che lavora mesi su una petroliera, o in cantieri
sperduti nel mondo o a tirar su le case in Nepal e quando torna a casa si
festeggia senza tutta ‘sta melassa spaccacoglioni”. Vero, ma la signora Selvaggia
Lucarelli sembra quasi invidiosa delle celebrazioni riservate a “la
Cristoforetti”, invece di gioirne senza astio. Melassa spaccaqualcosa è una
cosa che vede solo lei. Io, assieme a migliaia di persone, donne e uomini, non vediamo sdolcinatezze né spaccamenti di
alcun chè.
Vista la chiusa, ho fatto un giretto in Rete a raccogliere informazioni
sulla signora, dove desumo che dal 2013
conduce con Davide
Maggio la serata di premiazione dei TeleRatti, i Premi alla Peggiore Tv (Ratti? Ah ecco!) e che nel maggio 2015 è
accusata di essersi introdotta nelle caselle email di Mara Venier, Elisabetta
Canalis e altri personaggi dello spettacolo, quindi rinviata a giudizio per
concorso in intercettazione abusiva, accesso abusivo a sistema informatico e
violazione della privacy, ora le mie domande sorgono spontanee:
L’esimia Lucarelli sa usare un linguaggio elegante?
L’esimia Lucarelli è femminista?
L’esimia Lucarelli è giornalista?
A voi l’ardua (non tanto) sentenza!