mercoledì 11 febbraio 2015

UOMINI RESILIENTI

Ci sono storie di vite resilienti che meritano di essere riportate per incoraggiare, con il loro esempio, chi rimane incastrato nei maltrattamenti intra-familiari, perché ne possa trarre la forza e l'incoraggiamento necessari a liberarsi.

Più spesso di quanto si creda, ne ho conosciute tante tramite Facebook, specie quando le persone, siano esse uomini o donne, vengono a sapere chi sono e cosa faccio.
Premessa necessaria è sapere che ho impostato una privacy ristrettissima. Condivido i post solo con i miei amici, perché voglio selezionare gli “amici virtuali”, tenendo esclusivamente le persone che hanno contenuti interessanti o “amici che conosco dal vivo” con cui ho vissuto momenti FORTI delle nostre vite.

Da pochi giorni, ho ricevuto la richiesta di amicizia da parte di uno sconosciuto, un bel bruno stiloso sulla trentina, amico di altro amico virtuale, Marco Marras Casu, in art gender Penelope Pleaseche conservo perché Drag Queen dai post dissacranti e sempre autoironici, e che ovviamente mi ha autorizzato a fare il suo nome. Già da come si definisce sulla sua FanPage ("drag queen storica della Liguria, giovane fossile fra le drag queen già esistenti") si intuisce subito di che pasta è fatta! Basti dire che di sé scrive: Insegnante di SEDUZIONE (corso per sole donne!). Credo abbia anche Marco una storia orribile, ormai gettata alle spalle. Sono certa di rispettare il suo sentire se non ne faccio cenno. Tutta la sua vita, professionale e non, è RESILIENZA.

Sulle prime, a questo bel bruno stiloso amico della Drag Queen, non volevo concederla per i motivi succitati. Tuttavia cerco sempre almeno un primo contatto chattando, perché sono gentile ed educata, ma anche perché talvolta capita di avere a che fare con persone interessanti. Di norma spiego loro i motivi cui mi ispiro per non accettarlo e, se davvero mi vogliono seguire, li invito a piaciare la pagina di CORPI RIBELLI o a comprarlo direttamente online dal sito della Casa Editrice Kimerik.


Mi dice di fare scambio di like con sue pagine, in cui promuove alcune attività in cui è impegnato, che vanno dall'artigianale al musicale, così avvincenti. che mi incuriosiscono. Noto con piacere che legge la mia pagina perché ritorna in chat scrivendomi che dovrà acquistare CORPI RIBELLI per sua madre. Gli chiedo se posso sapere perché! Mi risponde: Quanto tempo hai? Ero pronta ad ascoltare l'ennesima lacrimevole storia di una donna maltrattata (lo dico senza sarcasmo). Invece, questo nobile signore (eh sì! Perché nel frattempo mi rivela alcuni dettagli di sé, come quello di essere frutto dell'amore tra papà cinese e mamma italiana, di vivere sulla riviera romagnola, di avere origini nobiliari, ...) mi racconta la SUA di storia, che riporto qui fedelmente con le sue stesse parole.

Nato e subito abbandonato dai 0 anni presso nonna e zia, che considero la mia vera famiglia, ai 5 vengo ripreso dalla mamma, quindi sradicato dalle mie radici, portato a Riccione dove ho conosciuto mio padre adottivo, che ritengo persona fantastica. Dai 5 anni ai 10 gli sono stato estremamente vicino a causa delle sue due depressioni e scleri di violenza inaudita nei confronti della famiglia (io, Stefi, ascolto sempre senza giudicare, ma prendo nota, meditando sulla definizione persona fantastica: Come può una persona essere fantastica e nel contempo sclerare con violenza inaudita contro la famiglia? Forse indicativo di una sorta di Sindrome di Stoccolma, quella che ti fa ammirare se non addirittura innamorare del tuo carnefice?)

Ho stirato cucinato e lavato per anni (medito anche qui: Forse da ragazzo ha voluto farsi ben volere, come spesso capita ai bimbi oggetto di violenze assistite?). Mio padre navigava e stava in mare per mesi. Poi appena compio i 13 o 14 anni e il rapporto madre e figlio stava per prendere una buona piega, lei pensa bene di scappare di casa, realizzando il secondo abbandono. A 16 anni sono tornato dalla mia vera famiglia (zia e nonna). Dopo anni chiamo mia madre e ci vediamo. Me ne combina un'altra. L'ho presa due volte mentre si stava per buttare giù dal poggiolo di casa a Riccione dal 3° piano ...

Ma tutto sommato, io la ringrazio perché mi ha dato modo di conoscere bene la mia vera famiglia. Ho una nonna di 90 anni che è una ragazzina, la zia è un amore di donna e lo zio è un grande e devoto al lavoro. Persone semplici, umili e con dei valori, direi persone rare. Quindi ringrazio mia madre per avermi regalato questa opportunità! (medito ancora: Se un individuo ringrazia chi gliene ha fatte patire di ogni, è RESILIENTE!) Per il resto meglio stendere un velo e pregare hahahaha (ultima mia considerazione: E' una risata amara, ma almeno consapevole).

Dal canto mio, intanto visito le sue pagine: una che riporta la sua attività musicale (compositore ed esecutore di musica elettro-dance), l'altra le attività artistico/artigianali di complementi d'arredo. Noto che entrambe sono ricche di fantasia e gli faccio i complimenti. Sono stata per anni creativa in svariate Agenzie Pubblicitarie, mi sono sempre interessata d'arte in ogni sua forma, penso senza falsa modestia di sapere riconoscerla quando mi ci imbatto. Direi che questo nobile signore è un artista.

Alla mia domanda se sia etero o omo, risponde etero con una naturale propensione al sesso e alle esagerazioni, infatti prosegue cosi: Qualche anno fa, c'è stato un periodo dove convivevo. Alla mattina mi vedevo con una donna sposata di 47 anni, una figa mostruosa, la sera con svariate ragazzine a giro, la notte con la mia compagna. E giuro che l'ho fatto per due anni. Poi ho esagerato con tutto. Nel sesso, nel bere, nella droga. Ora sembro Padre Pio perché ho incontrato l'amore, sono Master, ma talvolta, proprio per amore, mi è capitato di switchare come schiavo, tuttavia non mi è piaciuto. Se mai la mia compagna ed io dovessimo avere interesse verso altre persone, interesse di tipo sessuale, vorremmo coinvolgerle nel rapporto di coppia.

Mi viene spontanea una considerazione. Nella mia modesta casistica di donne/uomini maltrattati, circa un centinaio, ho notato che almeno il sessanta per cento si è buttato nel sesso a capofitto, senza complicazioni amorose. 
Il sesso come terapia?






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