mercoledì 16 settembre 2015

RESILIENZA IN POMPA MAGNA

Ieri ho trascorso la giornata con un'amica che sta diventando vieppiù importante, Giulia. Una bella donna, alta, slanciata, sorridente, luminosa, separata, sui 54, maestra parrucchiera in casa. Anni fa si legò ad un uomo sposato ad un'altra. Il quale, nel corso della relazione, le promise i classici Mare&Monti, addirittura occupandosi di lei economicamente, fino a pagarle la locazione, illudendola di una nuova vita insieme, FUTURA. Il guaio è che questo futuro l'uomo lo procrastina sempre, fino ad invitare Giulia a farsi un amante. 

Pur di non dargliela vinta, lei gli dà ascolto. Sceglie di stare con un uomo che in breve tempo si rivela manesco e la picchia. Eppure lei resiste, determinata a non stare sola con la sua delusione. Infine si accorge che non lo ama. Che è solo uno stronzo, mentre ai suoi occhi lo sposato è un galantuomo. Trova il coraggio di lasciare il picchiatore. Finalmente. Si ripropone nel giro di qualche mese di lasciare anche lo sposato, sa di meritarsi di più. Almeno un uomo tutto intero e non part-time. Ma le riesce difficile, perché ne è ancora innamorata, nonostante. In fondo ha un debito di gratitudine nei suoi confronti. 

Tutte le sue amiche le ribadiscono ciò che lei sa già di suo. Deve lasciarlo e vivere finalmente una vita libera, perché sebbene non la picchi, le fa subire violenze psicologiche forse peggiori. Finché prende la fatidica decisione. Con calcolata strategia, lo attende per il pagamento della locazione mensile e per il taglio di capelli alle 14 di un pomeriggio. Lo sposato la chiama alle 12: Sei a casa? Lei, pur essendo in casa, risponde: No. La sua determinazione a sganciarsi dai desideri di lui è alta. Così quando l'uomo arriva alle 14, lei è pronta a dirgli che era in casa, ma che aveva preferito rispettasse gli orari prestabiliti, e con ferma gentilezza e uno spettacolare sorriso gli fa notare che non è al suo servizio. 

L'uomo ribatte: Lo sapevo, a mezzogiorno stavo passando sotto casa tua ed avevo visto la tua auto. Facciamo sesso prima o dopo i capelli? Giulia incassa quell'ammissione di controllo col suo solito sorriso, ma ha già un piano: lo eccita strusciandosi addosso ma non conclude, glielo fa arrivare … E qui mi fa un gesto fino alla gola. Sai Stefi, è super dotato, vuoi vederlo? 

Beh insomma, per farla breve, a questo punto spero abbiate capito il senso del titolo, perché non ripeterò più. Non vorrei che illustri uomini e donne dello Stato, tra gli oltre duemila lettori di questo blog, se ne abbiano a male. Giulia sa bene come tenere in potere un maschio, sa che quella pratica sessuale è scettro del potere. Gli regala il suo agognato orgasmo, restando in ginocchio tra le sue gambe, senza nemmeno spogliarsi.

Poi gli taglia i capelli, quindi lo fa pranzare. Il tizio le lascia i soldi della locazione più 50 euro per il full monty. E lo rimarca: Questi 50 non sono per i capelli. Lo chiamo tizio perché non è un uomo. Giulia, che è invece una donna di classe, sorride e ringrazia. Accompagnandolo alla porta, gli dice: Qui sei sempre il benvenuto, ma sappi che non faremo più sesso.
Da un mese Giulia ha trovato un nuovo partner LIBERO.
Dedico a Giulia il mio tormentone dell'estate 2015: STANDING OVULATION!


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