mercoledì 28 gennaio 2015

DONNE, CRISI, ANTICHI MESTIERI

Ho letto sempre più spesso in Rete e sui Quotidiani di espedienti che si sono inventati certe donne (qui in minuscolo, poi capirete perché) durante i tempi di crisi economica, pur di guadagnare qualche spicciolo. Ma anche da chiacchiere e pettegolezzi dal vivo con amiche.
In Rete, sui Periodici, in TV, tutti avranno letto, visto, ascoltato di come le ragazzine, pur di avere ricariche telefoniche, svendono i loro acerbi corpi a uomini (uomini?) via foto whatsappate. Prodromi prostitutivi.

Dal vivo, ho sentito dire da amiche che altre loro amiche, casalinghe e madri di famiglia dalla faccia pulita, si erano dotate di portatile con webcam, di qualche “attrezzo del mestiere” (leggi: dildo, vibratori, completini porno, e via discorrendo), di un account su certi siti che offrono sesso virtuale a pagamento. Armate di santa pazienza, vi si appostano nelle ore pomeridiane di noia e attirano maschi virtuali. I quali, in cambio di tokens, ricevono spogliarelli, mammelle, culetti, vagine, pezzi di corpo, masturbazioni.
Le madri poi acquisiscono i guadagni in modalità anonima su apposite carte ricaricabili e accontentano capricci, dei figli e propri. Prostituzione virtuale.

Adesso se non avete ancora capito l'uso della d minuscola, ve lo spiego con una frase molto sintetica. Queste donne credono che la tecnologia virtualizzante le faccia sentire meno puttane. Invece lo sono, perché mercificano i loro corpi.

Senza falso moralismo, perché, lo confesso, anch'io ci ho pensato. Per ovviare alla cronica penuria di denaro, ho pensato di mettere a frutto il mio pc con webcam registrandomi a questi siti equivoci (equivoci?) che offrono amenità onanistiche a donne, uomini, trans, omosessuali, in gruppo o singoli. Ero pronta a spogliarmi per chiunque, tanto non lo avrei mai visto.

Poi, per capirne il funzionamento, ho cominciato a guardare gli altri show (eh sì, perché sul sito li chiamano show, una sorta di giustificativo per il mestiere più antico del mondo) e lì ho capito l'abisso in cui sarei caduta. Donne normali da tutti i Paesi che eseguono gli ordini più nefasti per la loro anima e i loro corpi.

Provo a spiegarne il funzionamento. La schermata è composta da più elementi in mutitasking. Vi sono frammenti di video porno che girano in loop, vi è una panoramica delle webcam che trasmettono da tutto il mondo a qualsiasi ora del giorno e della notte e che la persona in preda a fantasie masturbatorie può comodamente scegliere, vi sono diversi menù, uno dei quali è quello per creare il vostro account da modello (modello?) ed un altro prevede l'avvio della trasmissione (trasmissione?). La trasmissione consente l'apertura di altra finestra in cui vedete voi stessi come gli altri vi vedono ed una sezione chat, in cui gli spettatori scrivono gli apprezzamenti o avanzano le loro richieste.

Preventivamente avrete stabilito un goal: dal tits flash per 5 euro alla masturbazione con doppia penetrazione per 20. In generale, gli uomini guadagnano di più. Il glass cieling esiste anche qui.

Sono prezzi singoli. Nel senso che i goals sono più alti, tipo 100 o 500, ma si assiste alla creazione di cordate tra utenti (utenti?) che mettono ciascuno i 5 o i 20 succitati.

Leggere i commenti nella chat potrebbe avere dell'esilarante, se non fosse per l'umiliazione: Ehi cagna, fammi vedere una tetta! E la cagna dice o scrive: Dammene ancora 5 e te la faccio vedere! Da uomo omosessuale ad un altro uomo, etero: Ti pago 100 euro se ti infili un calippo alla fragola nel culo! Ad onore del vero, le richieste possono anche essere peggiori. Tipo: Fa' pipì e bevila! Oppure: Mangia la tua merda. Pare infatti che ci siano persone che si eccitano solo grazie a queste tecniche cosiddette dannunziane. Quante cose non si imparano sui libri di testo!

Ovviamente, in questi casi (casi?) i guadagni per la modella consenziente salgono alle stelle. Mera questione di trattativa per un mercimonio del diavolo. Un paio delle donne si travestono da diablesse sexy, con tanto di canini succhiasangue. Davvero il caso non esiste.

Dopo qualche show, avevo già la misura colma. Rinunciai ai miei propositi da tempo della crisi e mi misi il cuore in pace.

Meglio povera che mangiamerda.

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