Ho letto sempre più spesso in Rete e
sui Quotidiani di espedienti che si sono inventati certe donne (qui
in minuscolo, poi capirete perché) durante i tempi di crisi
economica, pur di guadagnare qualche spicciolo. Ma anche da
chiacchiere e pettegolezzi dal vivo con amiche.
In Rete, sui Periodici, in TV, tutti
avranno letto, visto, ascoltato di come le ragazzine, pur di avere
ricariche telefoniche, svendono i loro acerbi corpi a uomini
(uomini?) via foto whatsappate. Prodromi prostitutivi.
Dal vivo, ho sentito dire da amiche che
altre loro amiche, casalinghe e madri di famiglia dalla faccia
pulita, si erano dotate di portatile con webcam, di qualche “attrezzo
del mestiere” (leggi: dildo, vibratori, completini porno, e via
discorrendo), di un account su certi siti che offrono sesso virtuale
a pagamento. Armate di santa pazienza, vi si appostano nelle ore
pomeridiane di noia e attirano maschi virtuali. I quali, in cambio di
tokens, ricevono spogliarelli, mammelle, culetti, vagine, pezzi di
corpo, masturbazioni.
Le madri poi acquisiscono i guadagni in
modalità anonima su apposite carte ricaricabili e accontentano
capricci, dei figli e propri. Prostituzione virtuale.
Adesso se non avete ancora capito l'uso
della d minuscola, ve lo spiego con una frase molto sintetica. Queste
donne credono che la tecnologia virtualizzante le faccia sentire meno
puttane. Invece lo sono, perché mercificano i loro corpi.
Senza falso moralismo, perché, lo
confesso, anch'io ci ho pensato. Per ovviare alla cronica penuria di
denaro, ho pensato di mettere a frutto il mio pc con webcam
registrandomi a questi siti equivoci (equivoci?) che offrono amenità
onanistiche a donne, uomini, trans, omosessuali, in gruppo o singoli.
Ero pronta a spogliarmi per chiunque, tanto non lo avrei mai visto.
Poi, per capirne il funzionamento, ho
cominciato a guardare gli altri show (eh sì, perché sul sito li
chiamano show, una sorta di giustificativo per il mestiere più
antico del mondo) e lì ho capito l'abisso in cui sarei caduta. Donne
normali da tutti i Paesi che eseguono gli ordini più nefasti per la
loro anima e i loro corpi.
Provo a spiegarne il funzionamento. La
schermata è composta da più elementi in mutitasking. Vi sono
frammenti di video porno che girano in loop, vi è una panoramica
delle webcam che trasmettono da tutto il mondo a qualsiasi ora del
giorno e della notte e che la persona in preda a fantasie
masturbatorie può comodamente scegliere, vi sono diversi menù, uno
dei quali è quello per creare il vostro account da modello
(modello?) ed un altro prevede l'avvio della trasmissione
(trasmissione?). La trasmissione consente l'apertura di altra
finestra in cui vedete voi stessi come gli altri vi vedono ed una
sezione chat, in cui gli spettatori scrivono gli apprezzamenti o
avanzano le loro richieste.
Preventivamente avrete stabilito un
goal: dal tits flash per 5 euro alla masturbazione con doppia
penetrazione per 20. In generale, gli uomini guadagnano di più. Il
glass cieling esiste anche qui.
Sono prezzi singoli. Nel senso che i
goals sono più alti, tipo 100 o 500, ma si assiste alla creazione di
cordate tra utenti (utenti?) che mettono ciascuno i 5 o i 20
succitati.
Leggere i commenti nella chat potrebbe
avere dell'esilarante, se non fosse per l'umiliazione: Ehi cagna,
fammi vedere una tetta! E la cagna dice o scrive: Dammene ancora 5 e
te la faccio vedere! Da uomo omosessuale ad un altro uomo, etero: Ti pago 100 euro se ti infili un calippo alla fragola nel culo! Ad onore del vero, le richieste possono anche
essere peggiori. Tipo: Fa' pipì e bevila! Oppure: Mangia la tua
merda. Pare infatti che ci siano persone che si eccitano solo grazie
a queste tecniche cosiddette dannunziane. Quante cose non si imparano
sui libri di testo!
Ovviamente, in questi casi (casi?) i
guadagni per la modella consenziente salgono alle stelle. Mera
questione di trattativa per un mercimonio del diavolo. Un paio delle
donne si travestono da diablesse sexy, con tanto di canini
succhiasangue. Davvero il caso non esiste.
Dopo qualche show, avevo già la misura
colma. Rinunciai ai miei propositi da tempo della crisi e mi misi il
cuore in pace.
Meglio povera che mangiamerda.
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