venerdì 18 dicembre 2015

EZIOLOGIA DEL FEMMINICIDIO

Tra ottobre e novembre, come ogni anno, si moltiplicano gli eventi legati alle donne, al rispetto della loro diversità, ma soprattutto alla lotta contro le violenze di qualsiasi natura. A fine ottobre, nella sala consigliare del comune di Oulx, in Alta Valle di Susa (TO), presenti le mie compagne di fede buddista, Maria Luisa Chiavassa nascosta da Federica  Giovannini, che sorride, alla sua sinistra, Eliane Doré, detta Lilly.  si è svolta una conferenza tenuta da una Sociologa dell'Università Autonoma di Ciudad Juárez e attualmente professoressa invitata dall’Università di Torino,Martha Estela Pérez.

Messicana, minuta, aggraziata, ma determinata, nel corso degli ultimi anni si è dedicata allo studio delle violenze perpetrate in questa piccola città del Messico, tristemente nota al mondo per l'efferata eliminazione di centinaia (CENTINAIA) di donne ogni anno.





Martha ci spiega come Ciudad Juarez in pochi anni si sia evoluta nella quarta città più grande del Messico, al confine con gli U.S.A., dunque in posizione strategica per il narcotraffico e per traffico umano. Tale posizione la rende una delle città di frontiera tra le più pericolose al mondo.
Cresciuta rapidamente grazie ad un trattato di accordi economici tra Canada, U.S.A. e Messico nel 1993, che prevedeva l'installazione e l'avvio di industrie produttive del Nord America proprio in Messico, Juarez ha raggiunto i due milioni di abitanti in poco tempo. Di questi due milioni, circa il 50 per cento vive in condizione di emarginazione, ai limiti della povertà.
A Ciudad Juarez il caos è la regola, non l'eccezione.

La principale forma di reddito per la popolazione proviene dalle industrie elettroniche per tv ed apparecchi paramedici, nate grazie al trattato del '93. Quasi tutti gli operai sono donne, perché, come sottolinea Martha non senza un certo sarcasmo, hanno maggiori capacità di manualità fine, ufficialmente si suppone che le donne vadano a creare meno problemi in ambiente lavorativo. In poche parole, sono più docili. Scommetto che avete già sentito queste considerazioni anche in Italia.

Dal 1993 a oggi, 8 mila sono i corpi trovati, tra poliziotti, delinquenti, donne. Donne. Giovani, di pelle scura, di famiglie povere, lavoratrici di queste industrie, strangolate, sono le prime donne che cominciano ad apparire dopo il trattato del 1993. Sequestrate. Torturate. Assassinate. Da questo dato, si desume quanto il rispetto per la vita sia un sogno lontano, perché la linea tra legalità e illegalità è fatta di sangue.

Con questa strage di donne, è qui a Ciudad Juarez che è coniata la parola FEMMINICIDIO

Un fatto su tutti. Nel campo detto Algodonero in un giorno del 2003 sono stati reperiti 8-10 cadaveri di donne (il numero non è preciso: i cadaveri erano smembrati) con le stesse caratteristiche. Vale la pena ripeterle: giovani, di pelle scura, di famiglie povere, lavoratrici di queste industrie nate dal trattato del '93, strangolate. Sequestrate. Torturate. Assassinate. Secondo la testimonianza della sociologa, pare che nel giro di una notte, sotto gli occhi della polizia, nel campo Algodonero i cadaveri siano cresciuti fino al numero di 14. Sotto gli occhi della polizia!
A chiunque apparirebbe evidente la connivenza tra narcotraffico, traffico umano e polizia.

Martha ci racconta anche come le donne di Juarez si siano ribellate in coro ai soprusi, alle sevizie, alle torture, agli strangolamenti, ai femminicidi, fino alla cattura di quelli che sospettiamo siano solo capri espiatori, ai quali sono state comminate pene esemplari. Nessuno vuole criticare l'operato della Giustizia di Juarez, ma 14 cadaveri in un campo sotto gli occhi della polizia parlano di ben altro. Anzi, URLANO.

Alla fine della conferenza della sociologa Martha Estela Pérez nasce spontaneo un dibattito, in cui si valuta l'incidenza della parola femminicidio nel paragone tra realtà come Ciudad Juarez e la nostra italiana. Pur consapevoli dell'orrore che suscitano entrambe, sono accezioni totalmente diverse. Là in Messico, si sono individuati alcuni colpevoli seriali che rivolgono le loro attenzioni a determinate vittime, occupanti uno specifico strato sociale. Qui in Italia, il femminicidio avviene tra le mura domestiche ed è trasversale. 

Non smetterò mai di urlare il motto di CORPI RIBELLI - resilienza tra maltrattamenti e stalking: VIA DALLE VIOLENZE DOMESTICHE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!




2 commenti:



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  2. Indipendentemente dal fatto che ricevano terapie giornaliere iniettabili orali o future, queste richiedono visite mediche per la cura e il monitoraggio della sicurezza e della risposta. Se i pazienti vengono trattati abbastanza precocemente, prima che si verifichi un sacco di danni al sistema immunitario, l'aspettativa di vita è quasi normale, a condizione che rimangano in trattamento con successo. Tuttavia, quando i pazienti interrompono la terapia, il virus rimbalza a livelli elevati nella maggior parte dei pazienti, a volte associati a una malattia grave perché ho attraversato questo e anche un aumento del rischio di morte. L'obiettivo della "cura" è in corso, ma continuo a credere che il mio governo abbia fatto milioni di farmaci ARV invece di trovare una cura. per terapia e monitoraggio continui. L'ARV da solo non può curare l'HIV poiché tra le cellule infette vi sono cellule di memoria CD4 a vita molto lunga e possibilmente altre cellule che fungono da serbatoi a lungo termine. L'HIV può nascondersi in queste cellule senza essere rilevato dal sistema immunitario del corpo. Pertanto, anche quando l'ART blocca completamente i successivi cicli di infezione delle cellule, i reservoir che sono stati infettati prima dell'inizio della terapia persistono e da questi reservoir l'HIV si rimbalza se la terapia viene interrotta. "Cure" potrebbe significare una cura di eradicazione, che significa liberare completamente il corpo del virus del reservoir o una cura funzionale dell'HIV, dove l'HIV può rimanere nelle cellule del reservoir, ma il rimbalzo ad alti livelli è prevenuto dopo l'interruzione della terapia. crede che ci sia una speranza per le persone che soffrono, la malattia di Parkinson, la schizofrenia, il cancro, la scoliosi, la fibromialgia, la tossicità da fluorochinolone
    Sindrome Fibrodisplasia Ossificans Progressiva.Fatal Familial Insomnia Factor V Leiden Mutazione, Epilessia Dupuytren's disease, Desmoplastic small-round tumore Diabete, Celiachia, Creutzfeldt-Jakob disease, Angiopatia amiloide cerebrale, Atassia, Artrite, Sclerosi laterale amiotrofica, Morbo di Alzheimer, Adrenocorticale carcinoma.Astma, Malattie allergiche. Hiv_ Aids, Herpe, Copd, Diabete, Epatite, ho letto di lui online su come curava Tasha e Tara, così l'ho contattato su drituaherbalcenter@gmail.com anche se ho parlato su whatsapps +2348149277967 credimi è stato facile Ho bevuto la sua medicina a base di erbe per due settimane e sono stato curato proprio come quello non è il dottor Itua un uomo prodigio? Si lo è! Lo ringrazio così tanto che ti consiglierò se sei affetto da una di quelle malattie che Pls lo contatta è un uomo gentile.

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